Post di Giorgio Garao

23/10/2020 Archivio Notizie
 
 

Post di Giorgio Garao

Vi ricordate di Giorgio Garao, il primo ragazzo accolto a "A casa di Edo?"
Volentieri condividiamo questo suo scritto affinché sia di sostegno a quanti, oggi, vivono la sua stessa realtà. Grazie Giorgio per questa bella testimonianza. Con te ringraziamo anche tutti coloro che sono passati "A casa di Edo" che sempre avranno un posto "speciale" nel nostro cuore... soprattutto coloro che, come il nostro Edo, ci guidano da lassù. In un momento così difficile per tutti noi abbiamo bisogno di tanta positività ed è così bello che arrivi da chi, dopo aver tanto sofferto, è ancora capace di dire SI alla vita con riconoscenza, gratitudine e amore.

Qui in seguito, scriviamo la sua testimonianza dello scorso 29 Settembre:

Questa è sicuramente l'immagine che più rappresenta questa stessa giornata del lontano 2017. Ho lasciato una parte di me a Roma, ma ho portato sulle spalle un macigno composto da tanti brutti ricordi per troppo tempo. Sono sempre stato definito forte, inscalfibile, una roccia ma soprattutto un guerriero. La verità invece è che non ho mai voluto mostrare quanto invece la cosa mi buttasse giù, soprattutto perché il mio modo di essere sempre allegro aiutava la gente a rimanere positiva e a combattere. Arrivai addirittura a sentirmi dire: Vorrei vivere come fai tu, che non ti abbatti mai e resti forte in qualunque situazione.
Non ho mai voluto privare nessuno di questa speranza ma come ho già detto la verità era un altra. Mi è capitato di guardarmi allo specchio e focalizzarmi soprattutto sulle piccole cicatrici incise sul mio petto dal cvc, ed era in quel momento che vedevo un semplice essere umano. Sopravvissuto, ecco come mi sono sempre definito io. Con il passare del tempo, però, ho lasciato andare via quel tanto pesante macigno. Io sono vivo, ed è questo che conta. Ho capito che questa esperienza non doveva essere una condanna, al contrario, doveva aprirmi gli occhi sul quel modo. È proprio per questo che oggi ogni volta che faccio un controllo vado a dare forza, coraggio e speranza perché è questo di cui avevo bisogno io, ed è quello di cui hanno bisogno tutti coloro che lottano ogni giorno per uscire dal reparto ed andare a casa. Le mie visite però sono sempre minori, attualmente una ogni 6 mesi, ed è questo il motivo per cui oggi scrivo questo post, per dire a tutti che la guarigione esiste per quanto difficile possa sembrare e a tratti irraggiungibile. Non voglio ,però, che questa mia esperienza possa ,in maniera positiva o negativa, influenzare il giudizio che una persona ha di me. Sono una persona come tutti gli altri, e voglio essere trattato come tale. Ho scritto tanto e in molti non saranno nemmeno arrivati a leggerlo tutto, ma ringrazio invece chi l'ha fatto. L'unica cosa che chiedo a tutti voi è quella di fare anche un piccolo gesto per aiutare. D'altronde non esiste vita vissuta meglio di una vita dedicata ad aiutare chi ne ha davvero bisogno.
 
giorgiogarao.jpg
 
 
 
Indietro